Fino ad ora si è parlato di sicurezza e privacy online, ma i problemi riguardanti l’adeguamento al GDPR non si fermano alla rete.
Piccoli dettagli possono fare una grande differenza, a partire dalle macchine su cui si lavora; la prima accortezza che vi salverà tempo e preoccupazione è assicurarsi di creare (almeno) due account sul PC: admin, per la manutenzione dei software, ed user, per accesso giornaliero, necessariamente protetti da password.
La vulnerabilità degli hardware minaccia la compliance al GDPR e se in parte è dovuta all’uso improprio delle macchine, altre volte è causata da un difetto interno ai PC stessi. Ad esempio, è stata recentemente rilevata una nuova vulnerabilità, soprannominata ZombieLoad attack, che vede coinvolte alcune CPU intel e permetterebbe ad un cracker, con poche righe di codice, di accedere a dati personali (password di reti internet, account ecc.) tramite le informazioni che i processori memorizzano per massimizzare la velocità di risposta delle macchine. Sebbene l’unico modo per eradicare questo pericolo sia riprogettare fisicamente la componente, possiamo minimizzare la vulnerabilità degli strumenti che utilizziamo, ad esempio assicurandoci di aggiornare sempre i sistemi operativi e attivare un sistema antivirus per proteggere dati sensibili e informazioni private.
Accertati di adottare tutte le misure di sicurezza secondo il nuovo Regolamento Europeo per la privacy e valuta il livello di compliance della tua scuola con il nostro test di conformità.