È da poco scaduto l’avviso promosso dal Ministero dell’Istruzione nell’ambito del PON 2014-2020 “Digital Board”, finalizzato alla dotazione di attrezzature basilari per la trasformazione digitale della didattica e dell’organizzazione delle istituzioni scolastiche.

L’obiettivo esplicito a cui l’avviso mirava era dotare tutti gli istituti di strumentazione tecnologica all’avanguardia, tra cui monitor digitali interattivi touch screen, che costituiscono oggi strumenti indispensabili per migliorare la qualità della didattica in classe e per utilizzare metodologie educative innovative e inclusive, non solo in DAD, nelle scuole del primo e del secondo ciclo e nei CPIA, con priorità per le classi che siano ancora sprovviste di lavagne digitali.

Lo stesso avviso coprirebbe l’acquisto di strumentazione che possa garantire la sostituzione di macchinari obsoleti anche presso le segreterie e gli uffici amministrativi delle scuole, al fine di accelerare il più possibile, come ormai auspicato anche a livello legislativo, il processo di dematerializzazione e digitalizzazione amministrativa in tutti gli istituti scolastici, dalla primaria alla secondaria di secondo grado.

Un totale di 455 i milioni di euro stanziati per la digitalizzazione delle aule scolastiche e delle segreterie, a favore degli Istituti in tutta Italia.

Il 26 ottobre sono state pubblicate le graduatorie relative all’avviso, approvate con decreto del Direttore della Direzione Generale per i fondi strutturali per l’istruzione, l’edilizia scolastica e la scuola digitale, e che individuano i progetti ammessi a finanziamento per la regione di competenza, e ora toccherà ai singoli Istituti far partire il progetto con il quale hanno partecipato all’avviso.

I tempi infatti sono definiti e quasi stringenti: i progetti autorizzati dal Ministero, e quindi presenti in graduatoria, dovranno essere realizzati e chiusi mediante l’apposita funzionalità di “Chiusura progetto” sulla piattaforma GPU entro il 31 ottobre 2022, nonché certificati su SIF entro il 30 dicembre 2022.

Ciò vuole dire che gli istituti beneficiari dei fondi dovranno iniziare a valutare dove e come utilizzare e spendere le risorse finanziarie assegnate, tenendo a mente che queste saranno finalizzate a innovare e rivoluzionare la didattica e l’organizzazione dell’istituto in maniera efficiente ed efficace.

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